Privacy Policy

Sedersi a Terra in cerchio permette di stare a contatto con la Madre Terra soddisfacendo alcuni dei nostri bisogni primari: ricevere supporto e nutrimento, sentirci nel corpo e sentirci appartenenti allo spazio che abitiamo e a una comunità.

Che si tratti di una lezione di yoga, un cerchio di donne o di un incontro informativo che comprende sempre una parte di condivisione, alla Tenda Rossa usiamo il cerchio e la Terra come forma di stare insieme. E tu, quando è stata l’ultima volta che ti sei seduta in cerchio, sulla Terra?

LA TERRA E’ SUPPORTO E NUTRIMENTO

Siediti o sdraiati a terra, meglio sul corpo nudo della Terra, e godi con tutti i sensi della sua consistenza, del suo profumo, dei suoni della Natura. Immagina il grande corpo tondo della Terra e il tuo piccolo corpo adagiato sul suo. Va bene anche sul pavimento: permettiti di sperimentare intensamente la forza di gravità, lascia andare pesi e tensioni, sentiti! Mi piace pensare alla forza di gravità come il desiderio e la modalità attraverso cui la Terra ci tiene strette a se. Senti il delicato equilibrio con cui contemporaneamente ci attira stringendoci stretti e ci protegge dallo sprofondare verso il suo centro lavico e magmoso.

Riconosci nel suo paesaggio il suo corpo meraviglioso che generosamente ci mette a disposizione per esplorare ed esplorarci.

Ricorda che tutto ciò di cui ti nutri da essa proviene, per quanto sia lunga la filiera che lo porta dalla terra alla tua tavola.

Benedici la possibilità di ricevere le sue acque pulite nella tua casa: possibilità che non appartiene a tutti i luoghi dl mondo: se hai mai viaggiato in un paese come l’India, te lo scordi di bere sotto la doccia!

Quando ne apprezzi quotidianamente il valore contribuirai spontaneamente a proteggerla e conservarla.

LA TERRA TI AIUTA A SENTIRTI

Stare a Terra nutre la consapevolezza corporea e la percezione dei propri bisogni, conduce a sentire il corpo e a provvedere alle sue richieste accomodando la nostra posizione, aggiustando la relazione tra la parte superiore e inferiore del corpo, tra sostegno e leggerezza. Ci invita ad aggiustare spontaneamente sull’equilibrio tra radicamento della parte inferiore del corpo-piedi, gambe e bacino, e l’allungamento e la leggerezza di schiena e colonna, collo spalle e testa.

Al contrario stare seduti su una sedia favorisce l’attenzione mentale e concentra l’energia sulla parte alta spesso sradicando i piedi o incrociando le gambe. Permette ad esempio di lavorare ore alla scrivania-o al computer- trascurando i bisogni da cui ci si distacca: per esempio rimandando la necessità di andare in bagno, mangiare, o semplicemente sciogliersi un po’. Per ricordarsi di avere un corpo e non solo una testa, nel caso in cuistare seduti su una sedia a lungo è necessario, ad esempio per lavoro, è consigliabile programmare qualche pausa obbligata per riequilibrarsi. Semplici gesti come alzarsi e fare due passi, allungarsi un po’, sciogliere collo e spalle, risintonizzarsi con la propria integrità attraverso qualche respiro profondo, bere molto, prendere una boccata d’aria, (acqua e aria pulita intendo-non pausa caffè e sigaretta!) possono fare una gran differenza.

IN CERCHIO SIAMO INSIEME

Il cerchio è la più antica forma di riunione: nel cerchio ci viene inconsciamente trasmesso il messaggio che abbiamo tutti uguale valore: non c’è davanti né dietro, prima né dopo, ciascuno occupa lo stesso spazio a modo suo e partecipa del tutto. Da ogni prospettiva ciascuno è visto e può mostrarsi, ciascuna è specchio per l’altra.

Ruotando nel cerchio l’energia circola liberamente connettendo tutte con tutte attraverso lo sguardo, e racchiudendo il suono e l’attenzione del gruppo contenendola e da ogni direzione.

La figura del cerchio permette di lasciare momentaneamente fuori il mondo circostante e di focalizzare la propria attenzione dentro, su quello che avviene e viene condiviso, come in un piccolo mondo in miniatura.

Nel cerchio vige una specie di regolazione collettiva: si è maggiormente portati ad ascoltare e parlare a turno, a rispettare un tempo medio di condivisione e condividere la stessa scena.

L’atto stesso di sedersi e partecipare alla composizione della figura crea una sensazione di appartenenza anche con il gruppo. Prendendo posto si entra a far parte di una speciale costellazione, un gruppo definito in cui ogni membro rispecchia un aspetto dell’essere a ciascun altro, e in cui spesso la persona che ti sta di fronte è seduta lì per un motivo: ha qualcosa da mostrare proprio a te!

Proprio per questo la figura del cerchio è stata usata in ogni tempo come rappresentazione di sacralità, della continuità della Vita, della ciclicità e del rinnovamento. Per tutti questi motivi amo creare cerchi per contribuire nel mio piccolo a ricostruire un microcosmo che rispecchia il macrocosmo, e permette di fare esperienza di ordine e armonia, comunità e continuità di cui tutte abbiamo bisogno, oggi più che mai.